Saranno i cittadini dell'Esquilino a celebrare per primi nel 2015 i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri.
Bellezza e poesia per l'Esquilino bene comune
Roma - Piazza Dante sottratta allo squallore di un cantiere che l’ha
sequestrata. E pronta a illuminarsi di bellezza e di cultura. Sabato 17 gennaio alle 11 sarà inaugurato il “Cantiere dei Poeti”, nato
per iniziativa di un gruppo di cittadini romani dell’Esquilino che ha
deciso di reagire in maniera costruttiva all’occupazione della piazza
determinata dalla ristrutturazione del palazzo della Cassa Depositi e
Prestiti, dove troveranno sede i Servizi segreti. Il cantiere edile sarà
"abbracciato" da enormi pannelli dipinti dai residenti del Rione e
plotter che riproducono i lavori degli artisti e degli studenti
realizzati negli ultimi due anni. Il cantiere dell’edificio è stato
aperto nel 2011 ed è previsto che chiuda nel 2016: i lavori hanno
comportato l'occupazione di gran parte del giardino, dove sono stati
installati i macchinari e gli alloggi degli operai.
Il “Cantiere dei Poeti” è la risposta dell’ingegno e della fantasia all’altro cantiere: insegnanti,
studenti, artisti e scrittori hanno promosso la riqualificazione della
zona compresa tra viale Manzoni, piazza Vittorio e via Merulana,
elaborando idee, suggestioni, visioni a partire dai testi dei poeti cui
sono intitolate le strade di quel quadrante. I ragazzi del
Liceo Classico “Pilo Albertelli” e della scuola media “Manin”, i
bambini della scuola elementare “Di Donato” hanno partecipato a
laboratori con artisti e scrittori del quartiere, realizzando lavori
creativi che saranno riprodotti e affissi alle recinzioni in legno che nascondono il giardino di Piazza Dante. I
temi che hanno guidato la scelta dei brani, tradotti in tre lingue
(inglese, arabo e cinese), grazie alla collaborazione dell'Istituo
Confucio e del Dipartimento di Studi orientali della Sapienza, sono
stati “viaggio” ed “esilio”: temi ai quali l’Esquilino, con l’alta
densità di migranti e abitanti stranieri che lo caratterizzano, è
particolarmente sensibile. In particolare, Elena Stancanelli ha lavorato
con gli studenti del Liceo sulle risonanze tra il Canto XXVI dell’Inferno di Dante e il libro Se questo è un uomo di Primo Levi; il lavoro è poi proseguito insieme all’artista Massimo Ruiu. Le elementari della “Di Donato” hanno lavorato sull’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e sulla Gerusalemme Liberata
di Torquato Tasso, mentre le medie hanno tratto ispirazione da testi di
Giacomo Leopardi, Iosif Brodskij, John Keats e della poetessa Annelisa
Alleva, che vive proprio in piazza Dante. I laboratori artistici dei
bambini delle elementari sono stati condotti da Massimo Livadiotti e
Ruggero Savinio; quelli delle medie da Beatrice Pasquet, Aurelio
Bulzatti.
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