giovedì 22 novembre 2012

IL CANTIERE DEI POETI

9 commenti:

Blogger Piazza Dante ha detto...

Il cantiere al centro del rione dei Poeti: un’occasione per fare cultura.
Il quadrante della poesia e della grande letteratura italiana all’Esquilino: un patrimonio comune, una cultura da vivere.
Dante Alighieri, Ludovico Ariosto, Torquato Tasso, Galileo Galilei (autore fra l’altro del Dialogo), Giacomo Leopardi Alfieri, Francesco Petrarca… le strade dell’Esquilino interessate al cantiere della Cassa Depositi e Prestiti ricordano i nostri più grandi poeti e letterati. Qui sono state collocate delle barriere che resteranno per almeno 3 anni che possono diventare facilmente una fonte di degrado. Noi proponiamo che di ventino fonte di ispirazione e di cultura viva con la partecipazione attiva dei cittadini del rione.
La proposta: riqualificare la recinzione del cantiere intorno all’edificio della Cassa Depositi e Prestiti nel quadrante dei poeti e degli scrittori inserendo le più belle pagine degli autori a cui sono dedicate le strade e le piazze interessate, approfittando anche dell’illuminazione già installata.
Perché? Per evitare il degrado che normalmente genera un lungo cantiere (con affissioni abusive, scritte e pubblicità abusiva di ogni genere), ma anche per animare la vita culturale del rione, dare un senso all’abitare questi luoghi e queste strade, riconoscere la bellezza della grande letteratura, valorizzare il quadrante come il Rione dei poeti dell’Esquilino e di Roma, come è avvenuto per il Barrio de las Letras a Madrid.

Blogger Piazza Dante ha detto...

Come? Con la collaborazione dei residenti e delle scuole del quartiere selezionare fra le opere i brani più significativi da trascrivere. I criteri di selezione potrebbero essere la scarsa conoscenza di certe opere pur importanti, l’attualità dei temi o semplicemente la bellezza della citazione. Poi si passerà a preparare un bozzetto e a richiedere l’approvazione delle istituzioni responsabili del cantiere che dovrebbero garantire il sostegno per realizzare l’opera. Non sembra invece opportuno il coinvolgimento dei writers il cui stile non è in armonia con le caratteristiche del rione.
Con chi? Con gli artisti (in particolare poeti e pittori) che risiedono nella zona, con le scuole (docenti, studenti, genitori), con i residenti e con chi a voglia di aiutare, con gli amministratori del Municipio, la Commissione cultura…
Come iniziare? Con un esempio, in modo da farci tutti un’idea più precisa delle tecniche, dei costi, delle modalità di lavoro, delle difficoltà e degli imprevisti, del risultato finale.
E poi? Parliamone.

Unknown ha detto...

Intanto grazie a Paolo che è riuscito a far funzionare questo blog. Grazie
stefano

Blogger Piazza Dante ha detto...

Carissimi,
vi confermiamo che giovedì 20 dicembre, alle ore 18:00, si terrà un incontro per fare il punto della situazione sul progetto "Cantiere dei Poeti" presso la Scuola Di Donato, in via Bixio. L'incontro avrà luogo nella sala Intermundia, alla quale si accede dal cancello di ingresso delle Scuole Medie, al civico 83, scendendo poi al piano inferiore.
In attesa di vedervi tutti, un saluto a tutti/e.

Blogger Piazza Dante ha detto...

Dal corriere.it:

La crisi della cultura italiana,
Lontani da Parigi (e dal buon senso): un'idea di cultura non come giacimento da sfruttare, piuttosto come idea forte per dare occasioni, lavoro e speranza ad un'area in difficoltà

diPAOLO FALLAI


ROMA - Il Louvre nel 2012 ha superato quota 9 milioni di visitatori. Non contento, grazie a un progetto del ministero della Cultura francese costato 150 milioni di euro, ha appena inaugurato la succursale di Lens. Siamo nel nord della Francia, ai confini col Belgio, zona industriale depressa e in crisi profonda. Eppure il Louvre di Lens ha già attirato decine di migliaia di visitatori e consentito alla «casa madre» di smaltire parte di un prezioso magazzino. E non immaginatevi che si tratti di seconde scelte: chi vuole vedere «La Vergine, Gesù e Sant'Anna» di Leonardo da Vinci, appena restaurato, deve arrivare fino a Lens.

Che c'entra tutto questo, si domanderà qualcuno, con la depressione che sta uccidendo la cultura a Roma e nel Lazio? Che c'entra con i numeri impietosi che questo giornale ha pubblicato qualche giorno fa e che fotografano il precipitare dei biglietti staccati da musei, cinema, teatri? Purtroppo l'esempio di Lens è straordinariamente pertinente. In Francia assistiamo alla progettazione lunga di un intervento culturale (l'idea di Lens è del 2003) che è stato sostenuto in questi anni dal ministero per la Cultura indipendentemente dalla fede politica del suo titolare. E soprattutto ad un'idea di cultura non come giacimento da sfruttare, piuttosto come idea forte per dare occasioni, lavoro e speranza ad un'area in difficoltà.

Vi risulta che qualcuno in Italia ragioni in questo modo? E a Roma in particolare? Mah! Con un sindaco che si permette di stanziare 800.000 euro per abbassare di pochi centimetri un muretto del Museo dell'Ara Pacis, perché infastidisce la facciata di due chiese. O con una Regione che negli ultimi anni non ha progettato altro che il definanziamento di tutte le risorse che servivano a mantenere a un livello decente musei, archivi, biblioteche, spettacolo dal vivo. Che ha promesso 45 fantasmagorici milioni per il cinema (solo per grandi produttori ovviamente) che nessuno ha concretamente visto (nemmeno loro). E in compenso ha reso proverbiale il fatto che il Lazio «non paga» fondi decisi, stanziati, deliberati e così via almanaccando dietro il burocratese degli impegni traditi.

L'interno del MaxxiL'interno del Maxxi
La temperie elettorale che ci aspetta non è incoraggiante. Eppure è necessario chiedere ai candidati, con chiarezza, cosa significhi per loro «cultura», prima ancora di domandare loro cosa intendano fare. Perché sarebbe di grande aiuto sapere se la considerano una perdita di tempo, un terreno di speculazione dove pochi privati prosperano e il bene collettivo degrada, o magari sentono l'impegno di tutelare i valori che essa rappresenta. Siamo una comunità se riusciamo a guardare con la stessa commozione il paesaggio, i monumenti, le opere d'arte che hanno segnato il nostro posto nella storia. Altrimenti siamo solo gente che abita nello stesso posto e ci meritiamo la figuraccia planetaria di aver realizzato il Maxxi per commissariarlo un anno e mezzo dopo l'inaugurazione, o la stanchezza degli annunci vuoti: quante volte abbiamo sentito che era pronta la Fondazione per il Macro? Non c'è e non sappiamo se ci sarà.
Non dobbiamo stupirci della crisi di incassi. Dobbiamo sorprenderci che così tanti continuino, di questi tempi, a spendere i loro soldi per libri, musica, teatro, danza, film, arte. Sarebbe il caso di non umiliarli.

@pfallai18 gennaio 2013

Blogger Piazza Dante ha detto...

Le scuole del rione coinvolte nel progetto hanno selezionati i brani letterari che serviranno da ispirazione per i bozzetti degli artisti. Adesso ci saranno i laboratori nelle classi coinvolte.

Blogger Piazza Dante ha detto...

Domani, sabato 18 gennaio, ore 10.30
Acquario Romano - piazza Manfredo Fanti
Il “Cantiere dei poeti”:
la bellezza di uno spazio comune

Impara l’arte e… portala a Piazza Dante!

Blogger Piazza Dante ha detto...

sabato 18 gennaio, ore 10.30

Acquario Romano - piazza Manfredo Fanti

Il “Cantiere dei poeti”:

la bellezza di uno spazio comune



Impara l’arte e… portala a Piazza Dante!





Dal lavoro delle scuole, dei residenti, delle associazioni, degli artisti e degli scrittori del Rione Esquilino è nato il Cantiere dei poeti, un primo passo per ricominciare a immaginare la bellezza di Piazza Dante secondo un principio di progettazione partecipata.

Vi aspettiamo per condividere questa idea e per partecipare tutti insieme alla sua realizzazione nei prossimi mesi.





per info e contatti

cantieredeipoeti@libero.it

Blogger Piazza Dante ha detto...

nei prossimi giorni cominceremo a intervenire sulla staccionata.
Chi volesse partecipare puó mandare una mail a
cantieredeipoeti@libero.it